Proteine: maggiore è la varietà delle fonti, minore sembra il rischio di sviluppare ipertensione

proteine e ipertensione

Una dieta caratterizzata dall’assunzione di proteine da una maggiore varietà di fonti, sia di origine vegetale che, in minor quantità, di origine animale, sembra essere associata ad un minor rischio di sviluppare ipertensione. È quanto emerge in uno studio recentemente pubblicato sulla rivista dell’American Heart Association Hypertension su un campione di circa 12.200 partecipanti (1).

Ipertensione: un fattore da non sottovalutare

Nonostante lo studio si riferisca ad un campione “geograficamente distante” (i dati sono raccolti da uno studio osservazionale cinese), anche a livello nazionale l’ipertensione è un fenomeno da non sottovalutare. A soffrirne si stima che siano circa il 18% degli italiani, con prevalenza che aumenta all’aumentare dell’età fino a superare il 50% oltre i 74 anni di vita. Tuttavia, a queste percentuali, andrebbero aggiunte anche quelle delle persone che non sono consapevoli di essere ipertese, aumentando ulteriormente i dati presentati (2).
Nel rispetto delle Linee Guida europee sull’ipertensione, viene considerata ottimale una pressione sistolica inferiore a 120 mmHg e una pressione diastolica inferiore a 80 mmHg. Al di sopra dei 140 mmHg di massima e/o dei 90 mmHg di minima si è ipertesi, mentre si parla di ipertensione sistolica isolata quando è solo la massima ad essere alta (cioè ≥140 mmHg) (3).
Controllare regolarmente la pressione e mantenerla entro i livelli raccomandati attraverso l’adozione di stili di vita sani è fondamentale per la salute, poiché questa condizione rappresenta un fattore di rischio importante per ictus, infarto del miocardio, aneurismi, arteriopatie periferiche, insufficienza renale cronica, retinopatie e malattie legate all’invecchiamento (disturbi della memoria, disabilità)(2).

Ipertensione e proteine: quale nesso?

Analizzando i dati presentati nello studio si evince quanto le abitudini alimentari partecipino attivamente alla prevenzione dello sviluppo dell’ipertensione.
Gli autori dello studio hanno analizzato le informazioni sulla salute di quasi 12.200 adulti che vivono in Cina e facenti parte di almeno 2 dei 7 cicli del China Health and Nutrition Survey dal 1997 al 2015. Un intervistatore addestrato ha raccolto le informazioni dietetiche sulle 24 h in tre giorni della stessa settimana in ogni tornata dell’indagine. Così, ogni 2-4 anni (follow-up medio di 6 anni), i partecipanti sono stati intervistati sulle loro abitudini alimentari per raccogliere i dati necessari a definire un punteggio utile per la classificazione delle diverse fonti proteiche introdotte con la dieta. Tra queste sono emerse 8 categorie (cereali integrali, cereali raffinati, carne rossa trasformata e non, pollame, pesce, uova e legumi) e, per ognuna, è stato attribuito un punteggio da 0-8 per verificare successivamente la correlazione tra fonte proteica e insorgenza di ipertensione.
Dai risultati emersi a seguito dell’analisi, è stato possibile osservare come più del 35% dei partecipanti avesse sviluppato ipertensione durante il follow-up, tuttavia, rispetto ai partecipanti con il punteggio più basso di varietà per l’assunzione di proteine (meno di 2), quelli con il più alto (4 o superiore) avevano un rischio inferiore del 66% di sviluppare la pressione alta.
In considerazione di questi risultati, è possibile affermare che il consumo di una dieta equilibrata con un apporto proteico da fonti differenti anziché da una singola fonte proteica possa essere una valida strategia preventiva per ridurre il rischio di sviluppare ipertensione (1).

1. Zhou, C., Wu, Q., Ye, Z., Liu, M., Zhang, Z., Zhang, Y., … & Qin, X. (2021). Inverse Association Between Variety of Proteins With Appropriate Quantity From Different Food Sources and New-Onset Hypertension. Hypertension, HYPERTENSIONAHA-121.
2. Ministero della Salute. (2022). Ipertensione arteriosa. In collaborazione con Istituto Superiore di Sanità, Centro nazionale epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (CNESPS) dell’ISS, Direzione generale della prevenzione sanitaria – Ufficio 2, GARD-Italia.
3. Williams, B., Mancia, G., Spiering, W., Agabiti Rosei, E., Azizi, M., Burnier, M., … & Desormais, I. (2018). 2018 Practice Guidelines for the management of arterial hypertension of the European Society of Cardiology and the European Society of Hypertension. Blood pressure, 27(6), 314-340.