Mocktail: un food trend alleato della salute?

mocktail e salute

Con l’anno 2022 e il progressivo ritorno alla quotidianità “post-lockdown” sono emerse nuove esigenze da parte dei consumatori, ora sempre più attenti alla salute e consci di quanto una sana alimentazione sia un importante fattore di prevenzione per il mantenimento della salute nel lungo periodo.
Tra i trend più interessanti è emerso soprattutto quello dei mocktail i quali si mostrano, da un lato alleati, dall’altro potenziali “antagonisti” nel raggiungimento della salute pubblica. Ma di che cosa si tratta esattamente e perché hanno sia pro che contro?

Mocktail: cosa sono?

I mocktail sono bevande analcoliche che cercano di imitare nel gusto i corrispettivi cocktail. Il loro nome si basa sul gioco di parole tra “cocktail” e “mock”, che in inglese significa “finto”. Ad eccezione per l’alcol, i mocktail contengono gli stessi ingredienti analcolici della controparte alcolica e, così come i drink convenzionali, molti sono strutturati a partire da diverse combinazioni di succhi di frutta, sode, sciroppi aromatizzati, tè freddi, acqua frizzante e particolari botaniche (1).

Questo trend è destinato a crescere, considerato che il consumo di mocktail non è né sconsigliato a determinate fasce di popolazione (diversamente dagli alcolici che sono sconsigliati a donne in gravidanza e bambini), né presenta “limiti di orario” (i cocktail sono convenzionalmente associati all’orario dell’aperitivo mentre i mocktail, essendo analcolici, possono essere consumati durante tutta la giornata).

Il pro dei mocktail

Tra i vantaggi principali in termini di salute sul consumo di mocktail vi è sicuramente, come anticipato e implicito anche nel nome, quello di limitare l’assunzione di alcol.
Il consumo di quest’ultimo, infatti, è ancora uno dei principali problemi di salute pubblica sia a livello nazionale che internazionale e diverse Organizzazioni, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità, stanno implementando da anni piani per contrastarne il consumo eccessivo (2).
L’alcol ha un impatto causale per più di 200 condizioni (7 tipi di cancro, lesioni, malattie cardiovascolari, disfunzioni metaboliche, ecc.) e, nella sola Regione Europea dell’OMS, provoca circa un milione di morti ogni anno, pari a circa 2.500 decessi quotidiani. È anche una delle principali cause di perdita di produttività e dell’aumento dei costi sanitari e sociali (3).
Se i mocktail dovessero spopolare, ecco che tra i vantaggi tangibili vi sarebbero sicuramente quello di contrastare l’eccessivo consumo di alcol, creare un clima di convivialità e inclusivo intorno al momento del loro consumo e limitare le spese in termini di salute pubblica.

Il contro dei mocktail

Come ricordato precedentemente, alla base dei mocktail vi sono gli stessi ingredienti che vengono abitualmente utilizzati nei tradizionali cocktail. Tuttavia, succhi di frutta, sode, sciroppi aromatizzati e/o tè freddi rientrano tra le bevande zuccherate, prodotti rilevanti quanto si tratta di salute pubblica in quanto principale fonte di zuccheri liberi.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’apporto di zuccheri liberi con la dieta non dovrebbe superare il 10% delle calorie giornaliere totali, preferibilmente il 5%. In altre parole, in media, il consumo di zuccheri liberi non dovrebbe superare i 50 g per le donne e 70 g per gli uomini al giorno, in base ai diversi fabbisogni (4).
Il consumo eccessivo di zuccheri, infatti, è legato a un aumento dell’incidenza di malattie non trasmissibili come il diabete, le malattie cardiovascolari e il cancro, contribuendo a 35 milioni di morti all’anno. L’assunzione eccessiva di zuccheri liberi, inoltre, può causare molti degli stessi problemi di salute del consumo eccessivo di alcol (5), pertanto se da un lato i mocktail riducono il consumo di alcol, dall’altro potrebbero partecipare all’aumento di quello di zuccheri, non limitando i problemi attuali.

Per scongiurare questa possibilità, tuttavia, è possibile optare per mocktail più attenti anche dal punto di vista dell’apporto glucidico, i cosiddetti healthy mocktail, che potrebbero essere la vera frontiera per coniugare il piacere di un cocktail in compagnia senza ripercussioni negative in termini di salute.

1. Kolin, P. C. (1983). Mocktails, Anyone? American Speech, 58(2), 190-191. https://doi.org/10.2307/455331
2. World Health Organization. (2022). Reducing the harm from alcohol by regulating cross-border alcohol marketing, advertising and promotion: summary (No. WHO/MSD/UCN/ADA/22.01). World Health Organization.
3. Scafato, E., Gandin, C., Ghirini, S., & Matone, A. (2021). Il Programma nazionale Guadagnare Salute e il contrasto all’abuso di alcol. Bollettino epidemiologico nazionale.
4. World Health Organization. (2015). Guideline: sugars intake for adults and children. World Health Organization.
5. Arnone, D., Chabot, C., Heba, A. C., Kökten, T., Caron, B., Hansmannel, F., … & Peyrin-Biroulet, L. (2021). Sugars and Gastrointestinal Health. Clinical Gastroenterology and Hepatology.