Peso corporeo e percezione del gusto: esiste un’associazione?

Secondo i nuovi risultati di un gruppo di ricerca spagnolo nell’ambito del trial PREDIMED PLUS, chi percepisce maggiormente i gusti presenta minore peso corporeo, indice di massa corporea (BMI) e circonferenza della vita, rispetto a chi ha una percezione minore. L’interessante associazione è stata rilevata su 381 soggetti con sindrome metabolica di età compresa tra 55-75 anni, in sovrappeso o obesi, che sono stati sottoposti ad un test di valutazione dei gusti di base in 5 differenti concentrazioni e hanno espresso l’intensità della percezione su una specifica scala da cui è stato ricavato il “total taste score”. Dall’analisi è risultato che “il total taste score” era inversamente associato al peso corporeo, al BMI e alla circonferenza della vita e che i soggetti con un “total taste score” maggiore o uguale alla mediana avevano minore probabilità di essere classificati come obesi rispetto ai soggetti sotto la mediana. Inoltre, sono stati identificati dei polimorfismi a singolo nucleotide associati alla percezione del gusto su cui sono necessarie nuove valutazioni in coorti più ampie e diverse per determinare se questi SNP possano predire i diversi gusti e la loro relazione con l’adiposità.

Coltell, O., Sorlí, J. V., Asensio, E. M., Fernández-Carrión, R., Barragán, R., Ortega-Azorín, C., … & Lichtenstein, A. H. (2019). Association between taste perception and adiposity in overweight or obese older subjects with metabolic syndrome and identification of novel taste-related genes. The American journal of clinical nutrition, 109(6), 1709-1723.