Diabete, ansia, depressione e nutrizione: una relazione multidirezionale

Viviamo in un’epoca in cui la nutrizione non è solo cruciale per la salute fisica, ma anche per quella mentale. In occasione della Giornata Mondiale del Diabete, parleremo della complessa interconnessione tra diabete, depressione e ansia, sottolineando l’influenza fondamentale della nutrizione in questo intricato rapporto e sulla salute complessiva dei pazienti.

Diabete vs depressione e ansia

Secondo una recente review, le persone con diabete mostrano una maggiore predisposizione a sperimentare depressione e ansia rispetto alla popolazione generale. Infatti, i risultati mostrano che più del 40% degli adulti con diabete sperimenta ansia e circa il 25% sviluppa depressione, un dato preoccupante considerando che meno della metà di loro riceve diagnosi e trattamento. Questo fenomeno è alimentato da molteplici fattori, legati sia al carico psicologico di convivere con una patologia sia da alterazioni biologiche. Elementi come restrizioni dietetiche, monitoraggio costante della glicemia, variazioni di peso, disturbi del sonno, affaticamento, stress e una diminuzione della libido possono influire significativamente sull’umore dei pazienti, compromettendone la salute mentale. Inoltre, alterazioni nell’attività dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) e nella produzione di cortisolo, una risposta comune allo stress associato al diabete, possono contribuire all’insorgenza della depressione.

Depressione e ansia vs diabete

Non solo il diabete aumenta il rischio di disturbi mentali, ma individui affetti da depressione e ansia potrebbero essere a rischio maggiore di sviluppare il diabete. Stress mentale, ansia, depressione e comportamenti come abitudini alimentari non salutari e inattività fisica possono contribuire all’aumento di peso, all’incremento dell’attività dell’asse HPA e alla resistenza insulinica, con un aumento fino al 60% del rischio di sviluppare il diabete, soprattutto di tipo 2. L’attività elevata dell’asse HPA porta a un aumento della produzione di cortisolo (l’ormone dello stress), contribuendo a un aumento della produzione di glucosio e a una ridotta sensibilità insulinica. Inoltre, lo stress cronico può innescare un disfunzionamento del sistema immunitario e causare un aumento della produzione di citochine infiammatorie che disturbano il normale funzionamento delle cellule β pancreatiche.

Il ruolo della nutrizione

La nutrizione svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione e gestione di diabete. Uno stato nutrizionale scadente e abitudini alimentari non salutari aumentano infatti il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. Al contrario, specifiche diete salutari, caratterizzate da frutta, verdura, cereali integrali, proteine magre e grassi sani, riduce il rischio e migliora il controllo glicemico.

Altrettanto significativa è la connessione tra nutrizione e salute mentale. Aderire a diete di alta qualità è correlato a una migliore salute mentale, mentre un elevato consumo di cibi ultra-processati è stato associato a un aumento del rischio di depressione. Specifici comportamenti alimentari, come un elevato apporto di fibre, una dieta a basso indice glicemico e l’assunzione di grassi insaturi, possono giocare un ruolo chiave nel ridurre il rischio di sviluppare ansia e depressione, e alleviare i sintomi di queste condizioni.

Non solo i modelli alimentari, ma anche determinati nutrienti come acidi grassi omega-3, vitamina D e vitamine del gruppo B, risultano essenziali nella prevenzione o riduzione dei sintomi del diabete e dei disturbi mentali.

Referenze:

  • Basiri R, Seidu B, Rudich M. Exploring the Interrelationships between Diabetes, Nutrition, Anxiety, and Depression: Implications for Treatment and Prevention Strategies. 2023 Sep 30;15(19):4226.
  • Elisabetta Salutini – Diabete e disordini dell’affettività: dalla depressione ai disturbi del sonno – Convegno SID-AMD TOSCANA 2023 – https://www.siditalia.it/pdf/toscana/pisa-06-2023/SALUTINI.pdf