Obesità e complicanze: una “nuova” proteina potrebbe avere un ruolo chiave nel combatterle

Scienziata in laboratorio di ricerca

Una proteina molto abbondante nel tessuto adiposo (grasso) e finora poco studiata, la proteina PGRMC2, potrebbe avere un ruolo chiave nella lotta all’obesità e alle sue complicanze e portare allo sviluppo di nuovi approcci terapeutici. È quanto ha scoperto e pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature un team di ricercatori dello Scripps Research Institute, in California.
Tramite una serie di studi di laboratorio, gli scienziati hanno osservato prima di tutto che la proteina PGRMC2 è molto abbondante nel tessuto adiposo, soprattutto in quella parte di grasso “buono” che brucia le calorie depositate per produrre calore, ovvero il grasso bruno. Inoltre, hanno scoperto che questa proteina è un cosiddetto “chaperone” della molecola eme che quindi incapsula la molecola e la trasporta nel nucleo della cellula dove l’eme contribuisce allo svolgimento di processi vitali per l’organismo.
I risultati non si fermano qui: i ricercatori hanno anche studiato cosa succede in assenza della proteina PGRMC2 nel tessuto adiposo, osservando che il contenuto di eme nel nucleo si riduce notevolmente con gravi conseguenze anche sul funzionamento dei mitocondri. Infatti, i topi che non presentavano questa proteina erano incapaci di attivare nei mitocondri il processo che genera calore per mantenere la temperatura corporea, la termogenesi, e quando nutriti con una dieta ricca di grassi sono diventati intolleranti al glucosio e insensibili all’insulina – segni distintivi del diabete e di altre malattie metaboliche.
Al contrario, i topi diabetici obesi che sono stati trattati con un farmaco per attivare la funzione di PGRMC2 hanno mostrato un sostanziale miglioramento dei sintomi associati al diabete. Questi risultati “suggeriscono che la modulazione dell’attività di PGRMC2 nel tessuto adiposo può essere un utile approccio farmacologico per contrastare alcune complicanze dell’obesità” ha affermato Saez, uno degli autori. Ad esempio, l’attivazione della proteina “chaperone” in altri organi – incluso il fegato, dove viene prodotta una grande quantità di eme – potrebbe contribuire a limitare gli effetti di altre complicanze metaboliche come la steatoepatite non alcolica.

  • Andrea Galmozzi, Bernard P. Kok, Arthur S. Kim, J. Rafael Montenegro-Burke, Jae Y. Lee, Roberto Spreafico, Sarah Mosure, Verena Albert, Rigo Cintron-Colon, Cristina Godio, William R. Webb, Bruno Conti, Laura A. Solt, Douglas Kojetin, Christopher G. Parker, John J. Peluso, James K. Pru, Gary Siuzdak, Benjamin F. Cravatt, Enrique Saez (2019). PGRMC2 is an intracellular haem chaperone critical for adipocyte function. Nature.
  • Scripps Research – press room. Little-known protein appears to play important role in obesity and metabolic disease. November 20, 2019. https://www.scripps.edu/news-and-events/press-room/2019/20191120-saez-heme.html