Il kiwi è un frutto esotico, originario della Cina. È stato introdotto in Nuova Zelanda nel corso del XX secolo, dove è stato coltivato con successo grazie al clima favorevole. Da lì, si è diffuso in tutto il mondo, diventando uno dei frutti tropicali più apprezzati.
Inizialmente, il frutto era chiamato “uva spina cinese” a causa della somiglianza della pianta alla vite. Solo in seguito, si è diffuso il nome “kiwi”, in quanto il frutto ha una somiglianza con l’uccello del Kiwi, una specie endemica della Nuova Zelanda e suo simbolo nazionale.
Proprietà
Dal punto di vista nutrizionale, il kiwi è un frutto dagli ottimi valori nutrizionali. È ricco di vitamina C, con una quantità quasi doppia rispetto ad agrumi come l’arancia. Questo lo rende un’ottima fonte di antiossidanti, che aiutano a proteggere il nostro corpo dai danni dei radicali liberi. Oltre alle sue proprietà nutritive, il kiwi è un ottimo alleato per favorire la digestione, grazie all’enzima actinidina presente nel frutto e la funzione intestinale, grazie al suo alto contenuto di fibre.
Curiosità
I kiwi sono piante dioiche, il che significa che in natura sono presenti piante separate di sesso femminile o maschile e che per la fruttificazione è necessario avere entrambi i sessi nelle vicinanze per favorire l’impollinazione. Le piante maschili, infatti, producono fiori ricchi di polline, mentre le piante femminili sviluppano fiori che contengono l’ovario, che darà poi origine ai frutti.
Si tratta di una pianta molto rustica e versatile che può sopravvivere a temperature fino a -15°C. Per questo è ad oggi coltivato in molto paesi del mondo. Curiosamente, l’Italia è il secondo produttore di kiwi nel mondo, con una produzione annuale di 523.595 tonnellate, preceduta solo dalla Cina (2.390.287 tonnellate) e seguita dalla Nuova Zelanda (434.048).
Riferimenti:
- CREA – Tabelle di composizione degli alimenti
- Paesi per produzione di kiwi – AtlasBig.com