Le potenzialità della fibra di segale sulla salute intestinale: si può parlare di effetto prebiotico?

Fresh sliced rye bread and white bread on the wooden table in the kitchen. Rustic atmosphere. Healthy eating and lifestyle. Food background.

Si parla molto dell’importanza della fibra alimentare in generale, ma il ruolo del cereale di provenienza, responsabile in gran parte delle caratteristiche chimico-fisiche della fibra (1), è raramente considerato. In questo senso, un cereale la cui fibra presenta benefici degni di nota per il nostro intestino è la segale: la fibra della segale, grazie alla sua composizione, in cui spiccano arabinoxilani (8-12%) e fruttani (4,6-6%) (2), contribuisce alla “normale funzione intestinale”, con uno spettro di azioni che vanno dalla riduzione del tempo di transito intestinale, all‘aumentata frequenza delle evacuazioni e della massa fecale, a differenza delle fibre di altri cerali che possono vantare solo singoli effetti (2,3).
Inoltre, sulla base di studi in vivo condotti su animali, seppure da ritenersi parziali e non conclusivi, negli ultimi anni sono emerse anche nuove ipotesi circa un potenziale effetto prebiotico della fibra di segale integrale, la quale sarebbe in grado ad esempio di promuovere l’aumento della diversità microbica a livello fecale e la riduzione del rapporto Firmicutes/Bacteroidetes, entrambi fenomeni positivi per la prevenzione di molte condizioni patologiche (4,5).

 

Riferimenti:
1 EFSA Panel on Dietetic Products, Nutrition and Allergies (NDA). (2010). Scientific opinion on the substantiation of health claims related to dietary fibre (ID 744, 745, 746, 748, 749, 753, 803, 810, 855, 1415, 1416, 4308, 4330) pursuant to Article 13 (1) of Regulation (EC) No 1924/2006. EFSA journal, 8(10), 1735.
2 EFSA Panel on Dietetic Products, Nutrition and Allergies (NDA). (2011). Scientific Opinion on the substantiation of health claims related to rye fibre and changes in bowel function (ID 825), reduction of post prandial glycaemic responses (ID 826) and maintenance of normal blood LDL‐cholesterol concentrations (ID 827) pursuant to Article 13 (1) of Regulation (EC) No 1924/2006. EFSA Journal, 9(6), 2258.
3 Commission Regulation (EU) No 432/2012 of 16 May 2012 establishing a list of permitted health claims made on foods, other than those referring to the reduction of disease risk and to children’s development and health
4 Ounnas, F., Privé, F., Salen, P., Gaci, N., Tottey, W., Calani, L., … & Brugère, J. F. (2016). Whole rye consumption improves blood and liver n-3 fatty acid profile and gut microbiota composition in rats. PLoS One, 11(2), e0148118.
5 Gong, L., Cao, W., Chi, H., Wang, J., Zhang, H., Liu, J., & Sun, B. (2018). Whole cereal grains and potential health effects: Involvement of the gut microbiota. Food Research International, 103, 84-102.