La fibra solubile viscosa riduce la pressione: i risultati di una revisione sistematica

"A high angle close up of a red, heart shaped bowl containing some freshly made, steel cut, heart healthy Irish oatmeal. A tarnished silver spoon lays nearby."

Tra i molti benefici attribuiti alla fibra vi è la riduzione del rischio cardiovascolare. Un gruppo di ricerca canadese ha condotto una revisione sistematica per studiare gli effetti della supplementazione di fibra solubile viscosa (quella contenuta in frutta, orzo e avena, gomme e mucillagini) sulla pressione arteriosa. In totale sono stati inclusi 21 RCT di durata superiore ad un mese, nei quali i soggetti ricevevano quotidianamente un’integrazione con una delle seguenti tipologie di fibra solubile: beta-glucani, gomma guar, konjac, pectine e psyllium.
Il consumo di fibra solubile viscosa riduceva significativamente sia la pressione sistolica che quella diastolica dei soggetti. I risultati acquistano particolare rilevanza specialmente alla luce del fatto che, nonostante si trattasse di supplementazione, la fibra assunta quotidianamente oscillava tra 1,45 g e 30 g (valore mediano pari a 8,7 g), plausibili dosi di consumo (i LARN indicano 25 grammi di fibra totale).

Khan, K., Jovanovski, E., Ho, H. V. T., Marques, A. C. R., Zurbau, A., Mejia, S. B., … & Vuksan, V. (2017). The effect of viscous soluble fiber on blood pressure: A systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Diseases.