Nonostante una maggiore consapevolezza delle molteplici cause dell’obesità, le persone che ne sono affette continuano a essere vittime di discriminazioni e stereotipi che compromettono sia la loro qualità di vita sia l’accesso a cure mediche adeguate.
Lo stigma associato all’obesità è un fenomeno radicato che produce effetti negativi su vari livelli: sociale, psicologico e sanitario.
Lo stigma del peso nel sistema sanitario
Questo tipo di stigma si manifesta in diversi ambiti, come il lavoro, la scuola e, in particolare, il sistema sanitario. Spesso anche i professionisti della salute tendono a giudicare i pazienti con obesità come pigri o privi di autodisciplina, basandosi su convinzioni errate che riducono questa condizione a una semplice mancanza di forza di volontà. Questi pregiudizi ignorano la complessità delle cause dell’obesità, che includono fattori genetici, metabolici, psicologici e ambientali.
L’impatto dello stigma va oltre il piano morale, costituendo una reale barriera alla salute.
I pazienti che subiscono discriminazioni possono sentirsi scoraggiati nel cercare cure mediche, ritardando diagnosi e trattamenti cruciali. Questo alimenta un circolo vizioso: lo stigma peggiora la salute fisica e mentale, rinforzando al contempo i pregiudizi sociali.
Le conseguenze psicologiche dello stigma sono significative. Il giudizio sociale mina l’autostima, aumentando il rischio di depressione, ansia e isolamento. Inoltre, l’interiorizzazione di questi pregiudizi può portare a comportamenti disfunzionali, come il rifiuto di perseguire abitudini salutari o una maggiore difficoltà nel gestire il peso.
In ambito sanitario, lo stigma può influenzare negativamente il trattamento: molti professionisti attribuiscono automaticamente ogni problema di salute al peso corporeo, trascurando altre possibili cause. Questo non solo è ingiusto, ma compromette la fiducia dei pazienti verso il sistema sanitario.
Strategie per contrastare lo stigma dell’obesità
Affrontare lo stigma del peso è cruciale per garantire equità e migliorare gli esiti di salute. Diverse strategie possono contribuire a questo obiettivo:
- Formazione sanitaria: sensibilizzare i professionisti sull’origine multifattoriale dell’obesità e sull’importanza di un approccio empatico.
- Linguaggio rispettoso: utilizzare termini non giudicanti né offensivi.
- Ambienti accoglienti: adattare gli spazi sanitari per rispondere meglio alle esigenze dei pazienti con obesità, con strumenti adeguati e un’attenzione al comfort.
Il ruolo della società e dei media
Un cambiamento culturale è altrettanto necessario. È fondamentale ridurre la rappresentazione negativa dell’obesità nei media e promuovere politiche che contrastino la discriminazione. Campagne educative che evidenzino la complessità dell’obesità possono contribuire a sensibilizzare la società e ridurre i pregiudizi.
Conclusioni
Lo stigma legato all’obesità non rappresenta solo un problema etico, ma anche un ostacolo concreto al benessere e alla salute di milioni di persone. Superarlo richiede un approccio integrato che coinvolga il sistema sanitario, i media e la società nel suo complesso. Ridurre i pregiudizi e promuovere un trattamento equo non solo migliorerà l’esperienza dei pazienti, ma favorirà la costruzione di una società più inclusiva e rispettosa.
A cura di Federica Ballarini
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