Grassi, mortalità e rischio cardiovascolare: novità inaspettate

Un recente studio pubblicato su The Lancet rimette in discussione il ruolo dei grassi nello sviluppo di patologie cronico-degenerative. PURE (Prospective Urban and Rural Epidemiological Study) sta monitorando da circa 12 anni le abitudini alimentari di una coorte di oltre 130 mila soggetti provenienti da 18 Paesi, più o meno sviluppati. I risultati più singolari riguardano i grassi: non solo i maggiori consumatori di grassi avrebbero un rischio di mortalità significativamente inferiore rispetto ai minori consumatori, ma addirittura maggiori livelli di grassi saturi nella dieta sembrerebbero legati ad un ridotto rischio di infarto. Nettamente in contrasto con le linee guida attualmente in vigore, i dati necessitano di essere contestualizzati e ulteriormente validati dalla comunità scientifica, ma offrono sicuramente un interessante spunto di riflessione per gli addetti ai lavori.

Dehghan, M., Mente, A., Zhang, X., Swaminathan, S., Li, W., Mohan, V., … & Amma, L. I. (2017). Associations of fats and carbohydrate intake with cardiovascular disease and mortality in 18 countries from five continents (PURE): a prospective cohort study. The Lancet.