“Siamo quello che mangiamo”: un modo di dire con radici genetiche?

Smiling woman holding two grapefruits in hands on a blue background

“Siamo quello che mangiamo”, asseriva nell’ottocento il filosofo tedesco Feuerbach, un detto che oggi trova una conferma genetica nello studio condotto dall’Università di Cambridge e dall’Istituto Francis Crick di Londra.

I risultati della ricerca mostrano come, variando i nutrienti a disposizione dell’organismo, si verifichino dei cambiamenti nell’espressione dei geni e, conseguentemente delle proteine da essi prodotte, molto più dinamici di quelli già noti agli studiosi.

I ricercatori hanno infatti osservato un’influenza del metabolismo su circa il 90% dei geni del lievito, organismo molto simile all’uomo come biochimica cellulare.

M. Tauqeer Alam et al. The metabolic background is a global player in Saccharomyces gene expression epistasis – Nature Microbiology Article number: 15030 – 1/02/2016