Riduzione dei consumi di carne? Nuove evidenze (e polemiche)

È stato pubblicato oggi un articolo che rimette in discussione la necessità di ridurre i consumi di carne.

La pubblicazione in questione è in realtà il frutto di 5 diverse revisioni sistematiche della letteratura anch’esse pubblicate quest’oggi e condotte da ricercatori di NutriRECS, un gruppo internazionale indipendente con expertise in ambito clinico, nutrizionale e di salute pubblica, non vincolati da conflitti di interesse. 

I vari studi condotti mostrano come la riduzione dei consumi di carne rossa e processata a 3 porzioni a settimana abbia solo un limitato effetto sulla riduzione del rischio di mortalità e su alcuni outcome legati a patologie cronico degenerative, lasciando intendere come possa non esservi la necessità di ridurne i consumi.

Ciò non trova conferma nelle raccomandazioni attualmente supportate dalla comunità scientifica, per altro in presenza di evidenze che, nella maggior parte dei casi, sono dichiarate dagli autori stessi di bassa o bassissima qualità. Questi risultati sembrano inoltre ritenere accettabili 3 porzioni settimanali di carni processate, un dato in controtendenza con le evidenze scientifiche attuali.

Considerata la confusione che tali affermazioni possono generare nella popolazione, non sono mancate immediate critiche da parte del World Cancer Research Fund e da esponenti della comunità scientifica.

Johnston BC et al. (2019). Unprocessed Red Meat and Processed Meat Consumption: Dietary Guideline Recommendations From the Nutritional Recommendations (NutriRECS) Consortium. Annals of Internal Medicine.