Obesità infantile: basta una differenza di 3 chili tra le due gravidanze per un secondogenito a rischio

aumento di peso gravidanza

Un aumento di peso da moderato a sostanziale tra la prima e la seconda gravidanza nelle donne normopeso alla prima gravidanza sembra concorrere all’aumento del rischio di obesità infantile dei secondogeniti. Questo è quanto emerge da un recente studio pubblicato sull’International Journal of Obesity che ha analizzato le cartelle cliniche di oltre 6000 donne dell’Hampshire, Regno Unito.

Utilizzando le informazioni di una coorte chiamata SLOPE (Studying Lifecourse Obesity PrEdictors) sono stati raccolti i dati a livello di popolazione per le diadi madri-figli; le informazioni sulle madri sono state raccolte presso l’University Hospital Southampton (UHS) mentre quelle sui bambini sono state prese dal National Health Service (NHS) della comunità. Le analisi sono state stratificate in base al BMI materno, in quanto il peso del bambino può dipendere dal peso della madre a partire dalla gestazione.

Le donne incluse nello studio dovevano aver concluso almeno due gravidanze con parto naturale non gemellare ed essere in età gestazionale di 22-43 settimane. Di queste sono state poi escluse le donne che avevano concepito attraverso un trattamento di infertilità in entrambe le gravidanze (n° 338), le donne in sottopeso sia alla prima (n° 223) che alla seconda gravidanza (n° 62) e quelle che hanno perso peso tra le gravidanze (n°945). Sono risultati validi i dati di 4789 donne (75 % del campione iniziale).
Queste, dunque, sono state suddivise secondo classi di aumento di peso tra la prima e la seconda gravidanza in: stabile (da -1 a 1 kg/m2; 42,7%), moderato (1-3 kg/m2; 33,5%) e sostanziale (≥3 kg/m2; 23,7%).

A seguito dell’analisi statistica è stato possibile evidenziare come le donne appartenenti alla categoria “aumento di peso sostanziale” avessero maggior probabilità di essere giovani e meno istruite, ma soprattutto che i loro secondogeniti sviluppassero una propensione all’aumento di peso superiore rispetto agli altri bambini. La prevalenza di sovrappeso e obesità a 4-5 anni nel secondogenito, infatti, è aumentata dal 15,9% per le madri normopeso alla seconda gravidanza al 33,4% nelle donne con obesità all’inizio della seconda gravidanza. Inoltre, la prevalenza di sovrappeso e obesità nel secondogenito è aumentata dal 19,1% nelle donne che sono rimaste stabili di peso tra le gravidanze, al 21,5% nelle donne con aumento di peso moderato, fino al 28,3% nelle donne con aumento di peso sostanziale.

Quasi una donna su cinque ha mostrato un aumento di BMI uguale o superiore a 3 kg/m2 tra la prima e la seconda gravidanza. Questo studio si allinea quindi con molti studi precedenti ribadendo l’importanza di rafforzare i fattori protettivi nella gestione della salute preconcezionale durante tutte le gravidanze. Per le donne normopeso dovrebbero dunque essere incentivati gli atteggiamenti più corretti per tornare al peso precedente rispetto alla prima gravidanza mentre per le donne con sovrappeso o obesità sarebbe auspicabile l’incentivazione di un programma di educazione alimentare.

  1. Ziauddeen, N., Huang, J. Y., Taylor, E., Roderick, P. J., Godfrey, K. M., & Alwan, N. A. (2021). Interpregnancy weight gain and childhood obesity: analysis of a UK population-based cohort. International Journal of Obesity, 1-9.