Il numero di cellule del tessuto adiposo (AT) è costante in quasi tutto l’arco della vita e aumenta significativamente in 3 fasi: l’ultimo trimestre di vita fetale, i primi mesi di vita e l’adolescenza (1). L’aumento di peso in queste fasi potrebbe provocare un aumento del numero delle cellule adipose, condizione che predispone ad un più facile aumento di peso nell’età adulta (1). Una recentissima review pubblicata su Nutrients ha studiato la formazione e lo sviluppo dell’AT, dal periodo intrauterino alla tarda adolescenza, esaminando tutti i fattori che possono contribuire.
Si è visto che la salute materna e la nutrizione della madre in gravidanza contribuiscono allo sviluppo dell’obesità infantile: la qualità della dieta materna durante la gravidanza e la modalità di allattamento influenzano la percentuale di grasso corporeo del neonato a 6 mesi di età (2). Inoltre, secondo un ampio studio su 1.173 coppie madre-figlio, l’obesità materna durante le prime fasi della gravidanza è associata a un aumento dell’indice di massa corporea nei bambini a 6 anni (2).
I benefici dell’allattamento al seno sono stati ampiamente descritti in letteratura e includono, ad esempio, un miglioramento dell’immunità e dello sviluppo cognitivo del bambino (2). In generale, è già noto che l’allattamento al seno possa contribuire a una crescita corporea più regolare, con una tendenza inferiore all’incremento di adiposità (1). Una variabile da tenere in considerazione in questo senso e che potrebbe influenzare la relazione è la diversa composizione ormonale, e anche di nutrienti, del latte, da donna a donna (2). Secondo uno studio prospettico, l’alimentazione complementare prima dei 4 mesi è associata positivamente alla quantità di grasso addominale nell’infanzia e alla percentuale di grasso corporeo nella prima adolescenza (2).
Per la fascia di età 2-5 anni, sono stati riscontrati meno studi sul tema. Andando invece verso l’adolescenza, in uno studio su bambini inglesi, la percentuale di grasso corporeo ha raggiunto il picco all’età di 11 anni, per quelli nel 50° percentile delle curve di crescita, dopodiché diminuiva nei ragazzi e aumentava, fino ai 18 anni, nelle ragazze (2). L’aumento dell’AT può verificarsi anche in adolescenza come risultato di fattori quali dieta e microbiota intestinale. Per esempio, una dieta povera in fibre è particolarmente associata a una produzione subottimale di acidi grassi a catena corta da parte del microbiota intestinale, limitando la secrezione benefica di sostanze come ormoni anoressigeni e citochine antinfiammatorie, coinvolte nella regolazione della sensazione di fame (2).
Questa revisione evidenzia come la finestra temporale che va dall’età gestazionale all’adolescenza sia un’opportunità per prevenire l’obesità e le relative comorbidità, sottolineando l’importanza di agire sui fattori modificabili, come la dieta appunto. Per migliorare ulteriormente la comprensione dello sviluppo dell’adiposità, sono necessarie ulteriori ricerche in particolare per determinare tecniche di composizione corporea accurate, soprattutto per lo studio dei bambini più piccoli, fascia di età al momento più carente come dati (2).
- Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (2019). Dossier Scientifico delle Linee Guida per una sana alimentazione (Edizione 2018).
- Orsso, C. E., Colin-Ramirez, E., Field, C. J., Madsen, K. L., Prado, C. M., & Haqq, A. M. (2020). Adipose Tissue Development and Expansion from the Womb to Adolescence: An Overview. Nutrients, 12(9), 2735.