Quanto incide il sonno sull’appetito nei lavoratori a turni?

I disturbi del sonno possono influenzare la regolazione dell’appetito, spiegando in parte anche il maggiore rischio di obesità riscontrato nei lavoratori turnisti (1). Proprio in questa tipologia di lavoratori, per la prima volta, uno studio ha esaminato la relazione tra le caratteristiche del sonno e il controllo dell’appetito.

63 lavoratori, di età media pari a 36,7 anni, hanno completato un sondaggio online auto-riferito in cui venivano chieste informazioni in merito a: peso corporeo, qualità del sonno (Pittsburgh Sleep Quality Index – PSQI), igiene del sonno (Sleep Hygiene Index), intesa come comportamenti e abitudini che promuovono una buona qualità del sonno, desiderio di cibo (Food Craving Inventory – FCI) e appetito (Power of Food Scale) (1).

Secondo l’83% dei partecipanti, il lavoro a turni influisce sulla gestione del peso corporeo (1). Quasi 3 lavoratori su 4 hanno riportato una variazione di peso dall’inizio del lavoro a turni e nell’84% dei casi si è trattato di un aumento di peso, mediamente di 11 kg (1). L’87% dei partecipanti ha riferito di avere una scarsa qualità del sonno e il 62% ha riferito di dormire meno di 7 ore a notte (1). È stata riscontrata un’associazione statisticamente significativa tra i punteggi PSQI e FCI, a conferma dell’associazione tra una peggiore qualità del sonno e il maggiore appetito, in generale. Inoltre, bassi punteggi di qualità e igiene del sonno sono risultati associati a una maggiore spinta a consumare cibi dolci, ricchi di grassi o da fast food (1).

In base ai risultati, sembra quasi che il lavoro a turni possa effettivamente avere un ruolo nell’aumentare il rischio di obesità dei lavoratori turnisti (1). Naturalmente, oltre che dalle associazioni emerse, questo rischio è con ogni probabilità acuito anche dalla limitata disponibilità di opzioni alimentari “sane” e dalle minori opportunità di fare attività fisica dettate dal particolare stile di vita di questi soggetti (1).

Sempre in merito alla qualità del sonno, uno studio su 432 donne statunitensi che ha valutato lo stesso parametro (PSQI) ha evidenziato l’aderenza alla dieta Mediterranea come possibile valida strategia per promuoverne la qualità (2).

  1. Vidafar, P., Cain, S. W., & Shechter, A. (2020). Relationship between Sleep and Hedonic Appetite in Shift Workers. Nutrients, 12(9), 2835.
  2. Zuraikat, F. M., Makarem, N., St-Onge, M. P., Xi, H., Akkapeddi, A., & Aggarwal, B. (2020). A Mediterranean Dietary Pattern Predicts Better Sleep Quality in US Women from the American Heart Association Go Red for Women Strategically Focused Research Network. Nutrients, 12(9), 2830.