Tisane, infusi, decotti e macerati: quali differenze?

tazza tisana cannella cucchiai

Con il ritorno all’ora solare è ufficiale: stanno tornando le giornate sul divano con copertina e tisana. Ma cosa si intende per tisana? “Tisana” e “infuso” sono sinonimi? E cosa sono invece i “decotti” e i “macerati”? Ecco le differenze.

Tisana
Questo termine raggruppa tutti gli altri termini; infatti per tisana si intende un preparato di varie sostanze vegetali che ha come solvente l’acqua. Per ricavare una tisana si possono utilizzare 3 metodi, ovvero infusione, decozione e macerazione, da cui derivano i rispettivi preparati: infuso, decotto e macerato. In tutti e 3 i casi si procede ad una filtrazione prima di consumare il prodotto.

Infuso
Si ottiene versando sulle parti più tenere della pianta, come fiori e foglie, l’acqua bollente, lasciandola a contatto per un tempo variabile, generalmente qualche minuto.

Decotto
In questo caso si usano le parti più robuste della pianta, come radici, cortecce o semi, immergendole in acqua fredda. Il composto viene poi portato ad ebollizione per un determinato tempo.

Macerato
Il macerato prevede che si dispongano le parti della pianta in acqua a temperatura ambiente. Questo composto necessita di un tempo di preparazione più lungo, solitamente da qualche ora a pochi giorni.

Le tisane sono sicuramente un buon modo per introdurre liquidi durante la giornata e raggiungere uno stato di idratazione ottimale (1). La raccomandazione, dal punto di vista nutrizionale, è di fare attenzione all’aggiunta di zuccheri (1). Inoltre, molto spesso i prodotti che si trovano in commercio riportano sulla confezione termini che richiamano proprietà come quella “depurativa”, “snellente” e via dicendo. È bene precisare che questi prodotti non hanno alcuna finalità di cura (2); il loro ruolo infatti può essere unicamente quello di favorire le funzioni fisiologiche dell’organismo (2).

  1. Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (2019). Dossier Scientifico delle Linee Guida per una sana alimentazione (Edizione 2018).
  2. Ministero della salute (2012). Uso di prodotti naturali come tisane ed integratori alimentari da parte dei gruppi più vulnerabili della popolazione come bambini e donne in gravidanza o durante l’allattamento.