Il grande dibattito sulle uova, il colesterolo e il rischio cardiovascolare

Continua il dibattito su consumo di uova e colesterolo, di cui le uova sono tra le principali fonti, in relazione al rischio cardiovascolare. Se negli ultimi anni le linee guida di diversi Paesi si erano in gran parte orientate verso una “liberalizzazione” del colesterolo alimentare, in alcuni casi – come in USA – eliminando addirittura il limite giornaliero, a marzo 2019 un nuovo studio pubblicato su JAMA ha allarmato gli “egg lovers” di tutto il mondo (1): condotto su un campione di circa 30 mila persone seguite per circa 17 anni a partire da 6 diverse coorti prospettiche americane, lo studio ha mostrato che l’assunzione di 300 mg di colesterolo al giorno (ricordiamo che un uovo di 50 g ne contiene circa 186 mg (2)) è associata ad un aumento del rischio di malattie cardiovascolari (+17%) e di morte per tutte le cause (+18%) e che ogni ulteriore mezzo uovo al giorno era significativamente associato ad un ulteriore aumento del rischio (1).
Eppure, pochi giorni fa una ricerca finlandese ha portato a un risultato nuovamente contrastante: seppur realizzato su un numero inferiore di soggetti (circa 1000) seguiti per circa 20 anni, lo studio ha mostrato che né il consumo di uova né l’assunzione di colesterolo alimentare sono associati con il rischio di ictus, anche in presenza di una mutazione del gene apoE4, che aumenta la sensibilità al colesterolo alimentare (3).
Ancora una volta emerge la complessità del trarre conclusioni sulle raccomandazioni di consumo degli alimenti a partire dai risultati di singoli studi, seppur significativi. Come comportarsi quindi in assenza di un consenso unanime? Adottando i principi di varietà e moderazione tipici della Dieta Mediterranea, evitando gli eccessi così come le demonizzazioni e prestando attenzione anche alle altre fonti di colesterolo della dieta. Attualmente l’indicazione delle Linee Guida per una Sana Alimentazione è quella di consumare fino a 4 uova a settimana (4).

 

Riferimenti bibliografici

(1) Zhong, V. W., Van Horn, L., Cornelis, M. C., Wilkins, J. T., Ning, H., Carnethon, M. R., … & Norwood, A. F. (2019). Associations of dietary cholesterol or egg consumption with incident cardiovascular disease and mortality. Jama, 321(11), 1081-1095.
(2) Carnovale E, Marletta L. Tabelle di composizione degli alimenti – aggiornamento 2000 – Istituto Nazionale della Nutrizione. Milano: Edra, 2000.
(3) Abdollahi, A. M., Virtanen, H. E., Voutilainen, S., Kurl, S., Tuomainen, T. P., Salonen, J. T., & Virtanen, J. K. (2019). Egg consumption, cholesterol intake, and risk of incident stroke in men: the Kuopio Ischaemic Heart Disease Risk Factor Study. The American journal of clinical nutrition.
(4) Cialfa, E., D’amicis, A., Leclercq, C., Quaglia, G. B., Sette, S., Ticca, M., & Tomassi, G. (2003). Linee guida per una sana alimentazione italiana. Rome: Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, 86.