Diete sane e sostenibili: passaggio obbligato secondo l’OMS Europa

OMS diete sostenibili

Il 24 e il 25 marzo 2021, sulla scia del meeting avvenuto nel 2019, si è tenuta una riunione online che ha coinvolto l’Ufficio europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili (NCD), gli Stati membri della Regione Europea dell’OMS e un panel di esperti per discutere dell’importanza di transitare verso diete più sane e sostenibili. Il rapporto di questa riunione è stato pubblicato nel mese di settembre 2021, in vista dell’UN Food Systems Summit 2021.

La salute umana e la salute del pianeta sono profondamente interconnesse. Per questa ragione, ben 43 esperti di 18 stati membri, durante la riunione, sono arrivati a sviluppare un forum dove condividere le sfide di transizione alimentare già intraprese o da intraprendere a livello nazionale, dove ricevere il sostegno tecnico dell’Ufficio europeo dell’OMS e osservare i risultati raggiunti, al fine di identificare le lacune e colmarle tenendo una traccia condivisa dei progressi. Gli Stati membri che hanno presentato lo stato dell’arte dei loro sistemi alimentari e delle relative politiche sono stati 11: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Ungheria, Olanda, Norvegia, Portogallo, la Federazione Russa e il Regno Unito.

Gli interventi da effettuare sono stati suddivisi nel rispetto di quanto pattuito nel 2019, articolando su sette punti chiave i traguardi da raggiungere per ottenere diete sane e sostenibili:
1. Delineare un modello di profilazione alimentare:
Sviluppare un algoritmo per un sistema di etichettatura che consideri la classificazione degli alimenti sia in base al profilo ambientale sia nutrizionale.
2. Sviluppare una piattaforma dati per formulare modelli alimentari:

La piattaforma consentirà agli Stati membri della regione europea di modellare diverse diete possibili utilizzando serie di dati nazionali sul consumo alimentare, piuttosto che un set di dati generico. Ci saranno set di dati predefiniti disponibili (come la dieta EAT-Lancet e la dieta pescetariana/vegetariana/vegana), ma gli Stati membri saranno incoraggiati a utilizzare i propri dati nutrizionali nazionali, che massimizzeranno l’accuratezza e la rilevanza dei risultati.
3. Includere nuovi criteri nell’approvvigionamento alimentare pubblico:
L’ufficio NCD sta sviluppando un manuale per i responsabili degli acquisti pubblici in tutta la regione europea dell’OMS. Il manuale includerà nuovi criteri per le gare d’appalto che possono essere stabiliti secondo le priorità nazionali e possono evolvere nel tempo nel rispetto della transizione ecologica.
4. Modificare i pattern dietetici considerando anche gli impatti degli alimenti di origine vegetale
È importante colmare le lacune e ampliare la conoscenza circa l’impatto che gli alimenti di origine vegetale ultra-processati possono avere sulla salute.
5. Sviluppare degli ambienti digitali alimentari sani (social media, app, marketing alimentare digitale…)
La raccolta di un sufficiente numero di dati tramite webscraping, screen-capture e device farming consentirà ai decisori politici di raccogliere sufficienti informazioni per migliorare il settore alimentare out-of-home, la cui attuale offerta sembra essere tendenzialmente poco salutare.
6. Riformulare gli alimenti
L’OMS raccomanda l’adozione di politiche per incoraggiare la riformulazione come parte di un approccio più ampio per migliorare l’ambiente alimentare. L’ Ufficio NCD sta sviluppando un manuale interattivo di riformulazione per gli alimenti trasformati.
7. Adottare una visione sistemica
L’Ufficio NCD sta sviluppando un manuale su come promuovere approcci di sistema a livello nazionale, comprese le opportunità per l’uso approfondito e sistematico di input da diversi stakeholder attraverso una serie di metodi partecipativi. Questo sarà pubblicato nei prossimi mesi e potrebbe fornire un approccio globale al cambiamento sistemico del sistema alimentare.

Il sistema alimentare è un sistema particolarmente dinamico, che cambia e si evolve seguendo le preferenze dei consumatori, i cambiamenti nelle tecnologie e gli aggiornamenti delle politiche. Questo rapido cambiamento ha bisogno di sforzi condivisi per virare nella giusta direzione. Riflettendo i bisogni e le preoccupazioni degli Stati membri, questi sette punti chiave mirano a fornire un piano d’azione per intervenire positivamente sui cambiamenti della dieta, sulla riformulazione degli alimenti, negli ambienti alimentari digitali e negli appalti pubblici con l’obiettivo di raggiungere il prima possibile gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.

  1. World Health Organization. (2021). Healthy and sustainable diets: report of an expert meeting on healthy and sustainable diets. A workshop to share challenges, identify knowledge gaps and receive feedback (No. WHO/EURO: 2021-3148-42906-59870). World Health Organization. Regional Office for Europe.