Dieta low-FODMAP: pro e contro

Il microbiota intestinale è la comunità di microrganismi che risiede nel nostro intestino e svolge un ruolo fondamentale per la nostra salute. Una dieta low-FODMAP è stata proposta come una possibile strategia per modulare il microbiota intestinale e alleviare i sintomi associati a diversi disturbi cronici, come la sindrome dell’intestino irritabile (IBS), la colite ulcerosa e la malattia di Crohn. 

Cosa sono i FODMAP? 

FODMAP è un acronimo per “fermentable oligosaccharides, disaccharides, monosaccharides and polyols” (oligosaccaridi fermentabili, disaccaridi, monosaccaridi e polioli), ovvero carboidrati presenti in diversi alimenti come frutta, verdura, latticini e dolci. 

Come funziona la dieta low-FODMAP? 

La dieta low-FODMAP prevede l’esclusione o la riduzione di cibi ad alto contenuto di FODMAP dalla propria alimentazione in quanto questi alimenti possono essere fermentati dai batteri del colon, causando sintomi come gonfiore, flatulenza, diarrea o stitichezza nelle persone sensibili. 

I pro della dieta FOODMAP 

  1. Allevia i sintomi dell’IBS: numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato che la dieta low-FODMAP può ridurre significativamente i sintomi dell’IBS, come dolori addominali, gonfiore e diarrea. 
  1. Migliora la qualità della vita: molti pazienti con patologie intestinali croniche riportano un miglioramento significativo della qualità della vita dopo aver adottato la dieta low-FODMAP. 
  1. Identifica i cibi scatenanti: la fase di reintroduzione della dieta permette di identificare i cibi specifici che causano reazioni avverse, aiutando le persone a personalizzare la propria alimentazione per ridurre i sintomi. 

I contro della dieta FODMAP 

  1. Riduzione della diversità del microbiota: la dieta low-FODMAP è molto restrittiva e può portare a una riduzione dei prebiotici, il substrato di fermentazione del microbiota che, dunque, non potrà svolgere la sua consueta attività metabolica. Ciò potrebbe avere conseguenze negative sulla salute a lungo termine. 
  1. Complicata da seguire: la dieta low-FODMAP richiede una rigorosa pianificazione e un attento monitoraggio dell’alimentazione.  
  1. Potenziale carenza di nutrienti: l’esclusione di vari alimenti può portare a una carenza di nutrienti importanti come la fibra, le vitamine e i minerali. È importante fare attenzione a bilanciare l’alimentazione in modo da evitare carenze importanti. 

In conclusione, la dieta low-FODMAP può essere un’opzione efficace per modulare il microbiota intestinale e alleviare i sintomi associati a disturbi come l’IBS. Tuttavia, è importante valutare attentamente i pro e i contro di questa dieta e consultare un professionista della salute prima di intraprenderla. 

  1. Bellini M., Rossi A. Is a low FODMAP diet dangerous? Tech. Coloproctol. 2018;22:569–571 
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