Decotti, infusi, macerati e tisane: quale differenza?

decotti, tisane, insusi e macerati: quali differenze?

Temperature più basse, cielo grigio e clima uggioso. Il termostato segna qualche grado in meno e torna subito la voglia di una bevanda calda. La scelta è ampia e può ricadere su tisane, infusi, decotti o addirittura macerati. Ma qual è la differenza?

Si tratta in tutti i casi di estrazione dei principi attivi da specie vegetali (definite anche droghe vegetali o herbal drugs) che possono provenire da piante (semi, radici, frutti, fiori, foglie o cortecce) o talvolta alghe, generalmente in forma essiccata e frammentata.

I decotti sono bevande preparate preferibilmente con erbe “dure” come radici, cortecce e semi, dopo averle macinate o schiacciate. Il decotto si prepara per decozione: una volta selezionate le parti della pianta d’interesse, queste vengono immerse in acqua fredda che viene in seguito scaldata fino a bollitura, per un periodo di circa 30 minuti e fino a perdere circa il 50% dell’acqua. È opportuno che il recipiente rimanga chiuso durante il riscaldamento per evitare che i costituenti essenziali vadano persi per evaporazione. L’estratto viene poi tolto dal fuoco e filtrato con un filtro, e il decotto viene utilizzato tal quale o diluito. I decotti non sono trattamenti adatti a piante aromatiche dai principi attivi volatili e/o termolabili. Tra i decotti più diffusi ricordiamo quello di zenzero, di equiseto o il decotto di corteccia di salice.

Gli infusi sono preparazioni liquide ottenute versando acqua a temperatura di ebollizione sulle herbal drugs, ridotte in frammenti, al fine di estrarne i principi attivi. Tale processo avviene lasciando in acqua per alcuni minuti (non più di 10) e, essendo un trattamento meno invasivo, permette di estrarre le componenti volatili e più sensibili alle alte temperature. Non è consigliabile utilizzare erbe e prodotti vegetali dalla matrice dura poiché gli infusi sono più adatti per prodotti teneri come foglie, frutti o fiori, sminuzzati o ridotti in polvere. La bevanda può consumare calda oppure fredda. Degli esempi di infuso possono essere la camomilla, la malva o la menta. Negli ultimi anni si stanno sviluppando nuove tecnologie che permettono di ottenere infusioni a freddo, appositamente studiate e formulate per permettere l’estrazione – in tempi brevi- di specifiche sostanze aromatiche e principi attivi grazie alla frammentazione delle erbe essiccate con elevati contenuti di principi attivi e aromatici.

I macerati, a differenza dei precedenti, non fanno utilizzo di acqua bollente o calda. L’utilizzo di acqua a temperatura ambiente rende tali trattamenti adatti ai composti dai principi attivi idrosolubili seppur termolabili o volatili. Affinché avvenga la cessione dei principi attivi è necessario che il prodotto di partenza sia ben sminuzzato. La macerazione può durare da diverse ore a diversi giorni. I macerati più comuni sono il macerato di ortica, di consolida, di felce, ma anche di aglio, peperoncino, pomodoro.

Le tisane sono mix di una o più herbal drugs destinate alla preparazione di bevande ottenibili per macerazione, infusione o decozione. Per comodità e fruibilità, siamo abituati a conoscere le tisane fatte per infusione, che vengono solitamente commercializzate in comode bustine o mix da inserire in appositi filtri.

Possibili controindicazioni e benefici

È importante ricordare che le herbal drugs non sono completamente prive di controindicazioni perché alcune di queste hanno un effetto fisiologico comprovato sul corpo umano. È doveroso, dunque, controllare e prestare attenzione a utilizzare prodotti approvate e non abusarne perché possono avere effetti benefici quanto possibili controindicazioni. È importante rifarsi ai botanical claims, al fine di conoscere e riconoscere le bevande e le erbe che possono comportare dei benefici per la nostra salute.

Nagalingam, A. (2017). Drug delivery aspects of herbal medicines. Jpn Kampo Med Treat Common Dis Focus Inflammation, 17, 143.
Silano, M., & Silano, V. (2006). Prodotti di origine vegetale in medicina, alimentazione, erboristeria e cosmetica. Tecniche Nuove.

2 COMMENTS

  1. Per quanto riguarda indicazioni d’uso e dosi delle Piante Officinali rivolgetevi ad un’Erboristeria con Erborista professionista. L’Erborista ha seguito un percorso formativo universitario, laurea triennale, è uno dei massimi esperti in questo settore.Buona tisana a tutti !!!!

    • Buongiorno, Sonia, grazie mille per il tuo commento e per la preziosa precisazione.
      Certamente, come ricordato, un erborista saprà consigliare al meglio la tisana più giusta per le diverse esigenze e dunque il suo ruolo in tal senso è prezioso per essere sempre più consci di ciò che assumiamo.

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