Alla ricerca di sostenibilità: dove arriverà il plant-based?

In questa settimana, in cui siamo simbolicamente chiamati a riflettere sul tema sostenibilità in seguito alla Giornata Mondiale dedicata alla Terra celebratasi il 22 aprile vi parliamo di plant-based e di come con il giusto impegno tramite la scienza della nutrizione possiamo valorizzare e rispettare il nostro pianeta.

Recentemente ENEA ha dichiarato di stara sviluppando un alimento vegetale sostenibile (e al contempo saporito) utilizzando l’agricoltura cellulare. Questo processo permette di coltivare cellule vegetali in laboratorio, evitando danni al suolo e alla biodiversità. Mentre la domanda di cibo aumenta, l’agricoltura cellulare offre una soluzione alternativa sostenibile (1).

Dell’avanzare delle diete plant-based in ottica di sostenibilità, ne ha parlato proprio il Dott. Massimiliano Tucci, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione e l’Ambiente (DeFENS) dell’Università degli Studi di Milano, in occasione della sessione dedicata al tema nella 18esima edizione del nostro Forum di Nutrizione Pratica lo scorso 5 aprile a Milano.

L’appello a innovare in modo realistico e duraturo

Il mantra della sessione Nutrizione del Futuro: tra plant based, insetti e innovazione che possiamo identificare è stato sicuramente ridurre l’impatto ambientale derivante dalle attività umane. L’arduo compito della scienza, al netto della forte espansione della popolazione mondiale, è rendere questi alimenti del futuro sostenibili, nutrienti… ma anche realizzabili!

Se è vero che, con alcune eccezioni, i valori di impatto ambientale degli alimenti di origine vegetale sono tendenzialmente inferiori rispetto agli alimenti di origine animale, non è necessariamente altrettanto vero che il plant-based sia anche più salutare.

I nuovi modelli alimentari dovranno sopperire sia per i macro che per i micronutrienti, attraverso strategie per renderli culturalmente accettabili e realisticamente adottabili dalla popolazione globale. Non bisogna dimenticare l’importanza della valutazione dell’adeguatezza nutrizionale di tali modelli. Questo vale soprattutto per alcuni micronutrienti critici, ovvero calcio, ferro, e zinco notoriamente in quantità sub-ottimali nei vegetali.

Nel contesto dello studio INSTEAD del progetto OnFoods, presentato dal Dott. Tucci nella sua relazione, si propone proprio la validazione di modelli alimentari salutari e sostenibili, valutandone accettabilità e fattibilità. Tramite lo sviluppo del modello alimentare MED_EAT-IT, con lo scopo di favorire una nutrizione personalizzata, il progetto proporrà nei prossimi mesi un primo approccio pratico per raggiungere una nutrizione del futuro pratica e sostenibile.

Scopri di più leggendo la nostra Rivista Nutrimi Forum di Nutrizione Pratica, dove troverai questo e altri abstract dei nostri relatori che offrono importanti spunti di riflessione sull’innovazione nell’ambito nutrizionale.

 

Riferimenti

  1. Progetto ENEA VEG4FUN https://sostenibilita.enea.it/projects/veg4fun-0
  2. Studio INSTEAD, progetto OnFoods, fondi PNRR

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