Abbiamo già parlato di quali figure professionali, secondo la legge italiana, possono dare consigli nutrizionali ed elaborare schemi dietetici. Ma a che punto siamo a livello di formazione? L’Ordine Nazionale dei Biologi ha recentemente pubblicato un’analisi del panorama formativo europeo per quanto riguarda la nutrizione e la dietetica.
Anche all’estero le figure professionali specializzate in alimentazione hanno assunto via via maggior rilievo negli ultimi anni. Per l’analisi sono state consultate le informazioni sui siti ufficiali delle università dei 27 Paesi membri dell’Unione Europea, considerando tutti i Bachelor e Master’s Degree rilevanti sul tema (1). Per ciascun corso sono stati valutati contenuti, competenze e sbocchi professionali dei vari corsi.
Escludendo l’Italia, in Europa sono stati mappati 97 corsi di laurea di primo livello e 39 di secondo livello, che coprono tematichea 360°: sicurezza alimentare, nutrizione e sport, comunicazione di nutrizionale, psicologia dei consumi e del comportamento alimentare, dietoterapia, scienza degli alimenti e delle preparazioni alimentari e molti altri. Tra le lauree di secondo livello sono stati riscontrati anche corsi altamente specifici come ad esempio “produzione di alimenti tropicali” e “bioetica”. I laureati, terminati gli studi, possono lavorare in ospedali, ambulatori, industria alimentare, istituti di ricerca, ristorazione collettiva, ma anche in istituzioni e come liberi professionisti (1).
Per quanto riguarda le differenze tra Paesi, Belgio, Francia, Grecia, Irlanda, Spagna e Portogallo sono risultati avere l’offerta formativa più ampia (1). Nei Paesi dell’est Europa la formazione punta molto sullo sviluppo di figure professionali per i settori dell’industria alimentare, farmaceutica e per l’ambito ospedaliero, nel centro e nel nord Europa molti sbocchi lavorativi riguardano invece il mondo istituzionali e la ricerca, ma anche quello delle compagnie di assicurazione sanitaria; nei Paesi mediterranei molti posti di lavoro dei laureati in questo settore sono coperti dalla ristorazione collettiva, dalle case di cura e dagli ospedali.
I titoli di studio acquisiti in Europa sono intercambiabili per esercitare in Paesi diversi dal proprio? Per stranieri che desiderano esercitare in Italiaè necessario chiedere il riconoscimento dei propri titoli, di 2 tipi diversi in base allo scopo desiderato: si parla di “dichiarazione di equipollenza” per conferire valore legale al titolo, “di equivalenza” per permettere di accedere a concorsi pubblici o a particolari benefici (2). Nel caso opposto, le procedure di riconoscimento di titoli e delle qualifiche italiane all’estero dipendono dalla legislazione del Paese dove si intende ottenere il riconoscimento e vanno valutati di caso in caso (3).
- Ordine Nazionale dei Biologi (2020). Analisi del profilo professionale del nutrizionista (nutritionist/dietician) nelle università europee.
- Ministero dell’Istruzione & Ministero dell’Università e della Ricerca. Titoli accademici esteri. [Cited 2020 August 28].
- Centro di Informazione sulla Mobilità e le Equivalenze Accademiche. Riconoscimento dei titoli italiani all’estero. [Cited 2020 August 28].