Il rischio cumulativo causato dall’esposizione ai residui di diversi pesticidi negli alimenti è inferiore alla soglia individuata per tutte le fasce di popolazione. È il risultato emerso da 2 rapporti, uno sugli effetti cronici dei pesticidi sul sistema tiroideo e l’altro sui loro effetti acuti sul sistema nervoso, pubblicati dalla European Food Safety Authority (EFSA), l’apice di un lavoro pluriennale condotto dall’EFSA insieme all’Istituto nazionale olandese per la salute pubblica e l’ambiente (RIVM) (1).
Poiché il Regolamento (CE) n. 396/2005 sui livelli massimi di residui (LMR) di pesticidi negli alimenti e nei mangimi stabilisce chiaramente che gli effetti cumulativi e sinergici dei pesticidi devono essere tenuti in considerazione per la valutazione del rischio (2), l’EFSA nel 2013 aveva presentato una metodologia di lavoro che ha permesso l’analisi della valutazione del rischio cumulativo appena pubblicata (3).
Per quanto riguarda la tiroide, è stata condotta un’analisi retrospettiva per valutare il rischio dell’esposizione cronica ai residui di pesticidi in particolare su ipotiroidismo e ipertrofia follicolare, e su iperplasia e neoplasia (4).
Per prima cosa gli esperti hanno definito i “gruppi per la valutazione cumulativa”, ovvero insiemi di pesticidi che avrebbero effetti rilevanti in modo da valutarne l’effetto combinato a livello tiroideo.
Le valutazioni dell’esposizione cumulativa sono state condotte separatamente da EFSA e RIVM, con 2 diversi software, utilizzando i dati raccolti dagli Stati membri nel corso di programmi ufficiali di monitoraggio dei pesticidi condotti nel 2014, 2015 e 2016 e i dati sul consumo individuale di 10 popolazioni di Paesi e fasce di età diversi (4).
Dai risultati è emerso che, in ciascuna delle 10 popolazioni, l’esposizione cumulata ai pesticidi che hanno effetti cronici sulla tiroide rispetta la soglia individuata per la gestione del rischio (4).
Alla stessa conclusione è giunto anche lo studio sullo stesso insieme di dati, questa volta sui possibili danni acuti al sistema nervoso, in particolare sull’inibizione dell’aceticolinesterasi cerebrale e/o eritrocitaria e sulle alterazioni funzionali della divisone motoria: per ciascuna delle 10 popolazioni considerate, l’esposizione cumulativa ai pesticidi che hanno effetti acuti sul sistema nervoso non supera la soglia individuata per la gestione del rischio (5).
Insomma, la situazione
sembra essere rassicurante per entrambe le valutazioni: per i consumatori europei,
il rischio derivante dall’esposizione alimentare cumulativa ai pesticidi è inferiore
alla soglia in corrispondenza della quale entrano in atto azioni regolatorie (1).
Il lavoro non si ferma qui: l’EFSA ci tiene a far sapere che nei prossimi anni saranno effettuate valutazioni degli effetti dei pesticidi su altri organi e funzioni corporee (1).
- European Food Safety Authority (2020). Pesticidi: pubblicati i primi rapporti sul rischio cumulativo. 29 Aprile 2020. [Cited 2020 May 5].
- Regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 febbraio 2005
- European Food Safety Authority (2020). L’EFSA presenta una metodologia di gruppo di valutazione cumulativa per i pesticidi. 13 luglio 2013. [Cited 2020 May 5].
- European Food Safety Authority (EFSA), Craig, P. S., Dujardin, B., Hart, A., Hernandez‐Jerez, A. F., Hougaard Bennekou, S., … & Mohimont, L. (2020). Cumulative dietary risk characterisation of pesticides that have chronic effects on the thyroid. EFSA.
- European Food Safety Authority (EFSA), Craig, P. S., Dujardin, B., Hart, A., Hernández‐Jerez, A. F., Hougaard Bennekou, S., … & Mohimont, L. (2020). Cumulative dietary risk characterisation of pesticides that have acute effects on the nervous system. EFSA