Microplastiche e malattia infiammatoria cronica: quale nesso?

IBD e microplastiche

Nei soggetti affetti da malattia infiammatoria cronica (IBD), sembra che il tratto gastrointestinale sia maggiormente esposto ad un accumulo di microplastiche. È quanto emerge da uno studio recentemente pubblicato su Environmental Science and Technology che per la prima volta cerca di spiegare la correlazione tra problemi ambientali ed emergenti patologie intestinali.

Microplastiche e salute umana

Le microplastiche (MPs) sono contaminanti presenti in molte matrici ambientali e negli ultimi anni sono state rilevate in concentrazioni preoccupanti anche lungo la filiera agroalimentare fino alle nostre tavole. Sono frammenti di plastica con dimensioni inferiori a 5 mm ottenuti dalla degradazione chimica, fisica e meccanica della plastica a contatto con l’ambiente.
In ragione della diffusione sempre maggiore di MPs negli alimenti, sono emersi diversi studi riguardanti i potenziali effetti che possono avere sulla salute umana. La maggior parte di questi, tuttavia, ha evidenziato esclusivamente come il tratto gastrointestinale sia la via d’accesso principale per le microplastiche nel nostro organismo e che un’esposizione eccessiva possa causare infiammazione, stress ossidativo e altri rischi non meglio identificati per la salute intestinale. Al contempo, negli ultimi anni, è aumentato il tasso di incidenza e la prevalenza di IBD ma la correlazione tra esposizione di microplastiche e malattia infiammatoria cronica è rimasto un tema poco esplorato.

Lo studio

Nello studio in questione i ricercatori hanno indagato proprio il potenziale nesso tra IBD, gravità della patologia e presenza di microplastiche nelle feci così da offrire nuovi spunti per le future ricerche.
Sono stati reclutati due gruppi di partecipanti, distinti per presenza di IBD (n° 52, 31 maschi e 21 femmine) o meno (n°50, 30 maschi e 20 femmine) e con età compresa tra 30,6 e 35 anni. I partecipanti selezionati con IBD dovevano avere diagnosi di una malattia intestinale cronica, in assenza di altre malattie croniche o gravi. Per ogni partecipante è stato raccolto un campione fecale (1-5 g dm per campione) ed è stato chiesto di compilare un questionario così da raccogliere informazioni sulle abitudini alimentari e di consumo nell’anno precedente. A seguito dell’analisi chimica (liofilizzazione, digestione e rilevazione con spettrometria), le microplastiche confermate in ogni campione fecale sono state calcolate su massa secca registrando anche dimensioni, forma e tipologia di MPs (fogli, fibre, frammenti o pellet) e i questionari sono stati sottoposti ad analisi statistica.
Rispettivamente, nei pazienti” sani” sono state rilevate 3070 MPs mentre in quelli affetti da IBD ben 2389 unità in più. Inoltre, per ogni forma, la concentrazione di MPs nelle feci dei pazienti IBD era significativamente più altra rispetto a quella nelle feci dei partecipanti sani, registrando valori pari a 28 elementi/g dm per i soggetti sani contro 41,8 elementi/g dm nei pazienti con IBS.
Questo studio, seppur effettuato su un campione non sufficientemente significativo, sembra suggerire l’esistenza di una connessione ancora ignota tra IBD e accumulo di microplastiche nell’organismo evidenziando una correlazione anche con la gravità della malattia. Quest’ultima, tra le altre cose, ha ancora cause sconosciute e si ritiene possa essere causata da una combinazione di fattori ambientali, immunitari e batterici.
Per tal ragione, è possibile supporre una potenziale correlazione tra sviluppo di IBS e alimenti contaminati con MPs, che penetrando nell’epitelio intestinale possono aumentarne la permeabilità portando a disfunzioni immunitarie intestinali e infiammatorie. A conferma di ciò saranno però indispensabili ulteriori studi adeguatamente disegnati e su numeriche statisticamente significative.

1. Yan, Z., Liu, Y., Zhang, T., Zhang, F., Ren, H., & Zhang, Y. (2021). Analysis of Microplastics in Human Feces Reveals a Correlation between Fecal Microplastics and Inflammatory Bowel Disease Status. Environmental science & technology.