Tra i bevitori di caffè zuccherato è uno dei dilemmi più diffusi: zucchero normale o zucchero di canna? Ebbene, diversamente da quanto largamente diffuso, la scelta è indifferente: la molecola presente è esattamente la stessa (il saccarosio), con la differenza che nello zucchero di canna (scuro) può esser presente anche qualche residuo di melassa, in base al grado di raffinazione raggiunto. Lo zucchero comune, infatti, si può estrarre sia dalla barbabietola che dalla canna da zucchero: mentre con la barbabietola da zucchero si procede solitamente con una purificazione totale che rende il prodotto finale bianco, nel caso di estrazione dalla canna si può mantenere una piccola quota di residui di melassa, che conferisce anche un gusto particolare e il colore scuro, o si può completare la raffinazione fino al prodotto bianco. Ciò significa che, comunque, anche lo zucchero di canna va incontro a raffinazione, sebbene di diverso grado. I residui di melassa presenti, inoltre, non hanno particolare significato nutrizionale (minerali e vitamine sono presenti in quantità molto basse), motivo per cui non si può attribuire allo zucchero di canna alcun beneficio aggiuntivo rispetto a quello tradizionale (1), e la sua assunzione deve essere limitata al pari di quella dello zucchero bianco (2). Anche dal punto di vista energetico nessuna differenza: stesso numero di calorie!
- Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione. (2003). Linee guida per una sana alimentazione Italiana.
- World Health Organization. (2015). Guideline: sugars intake for adults and children. World Health Organization.