Latte in formula: marketing ancora troppo aggressivo per l’Organizzazione Mondiale della Sanità

marketing latte in formula

Negli ultimi quarant’anni, il marketing adottato da molte delle aziende produttrici di latte in formula ha convinto molte neomamme ad abbandonare la pratica dell’allattamento al seno in favore delle formulazioni, destando non poche preoccupazioni circa la mancanza di diffusione di corrette informazioni sull’importanza della nutrizione per lo sviluppo nei primi 3 anni di vita. Questo è quanto emerge da un recente report commissionato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che si esprime duramente non tanto verso il latte in formula in sé (il quale nei casi di impossibilità ad allattare al seno è ideale) quanto invece sulla mancanza di regole nelle scelte di marketing, la quale spinge molti genitori a considerare il latte in formula preferibile a quello materno (1).

Il marketing odierno sfida il Codice Internazionale per la Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno 

Il Codice Internazionale per la Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno è un codice elaborato quarant’anni fa dall’OMS e dall’UNICEF, con lo scopo di tutelare l’allattamento al seno attraverso la diffusione pubblica di corrette informazioni e l’adozione da parte di produttori e di distributori di tecniche di marketing non persuasive e veritiere (2). Nonostante l’esistenza di questo codice, emerge ancora oggi come molte delle aziende produttrici violino le norme internazionali, cercando di influenzare con un approccio “poco etico” le decisioni dei futuri genitori. Il report, infatti, descrive quanto gli attuali messaggi di marketing stiano contribuendo a rafforzare i falsi miti sull’allattamento e sul latte materno, enfatizzando invece quanto alcuni ingredienti del latte in formula abbiamo proprietà superiori, senza alcun tipo di fondamento scientifico (1).

Cosa emerge dal rapporto?

Il rapporto raccoglie le interviste effettuate a 8500 genitori e donne in gravidanza e 300 operatori sanitari su scala multinazionale (diverse città del Bangladesh, Cina, Messico, Marocco, Nigeria, Sud Africa, Regno Unito e Vietnam). Dalle risposte ottenute è stato possibile capire quanto l’esposizione alla commercializzazione del latte in formula sia efficace: raggiunge infatti l’84% di tutte le donne interviste nel Regno Unito, il 92% delle donne intervistate in Vietnam e il 97% in Cina, incrementando la loro probabilità di preferire l’alimentazione con latte in formula.
Tra le pratiche di marketing “sleali” possiamo trovare soprattutto:
– marketing online non regolamentato e invasivo (attraverso spot in tv, video sui social…);
– reti di consulenti e numeri verdi sponsorizzati;
– promozioni e omaggi;
– pratiche per influenzare la formazione e le raccomandazioni degli operatori sanitari (1).

L’importanza di allattare al seno

Nonostante la situazione sia poco chiara, è importante ricordare che l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda l’inizio precoce dell’allattamento al seno entro la prima ora di vita, l’allattamento esclusivo durante i primi 6 mesi di vita, e l’allattamento al seno con alimentazione complementare fino a 2 anni o oltre (3). Aumentare l’allattamento al seno potrebbe prevenire 800.000 morti di bambini sotto i 5 anni così come 20.000 morti per cancro al seno tra le donne ogni anno (3). In considerazione di ciò, dunque, risulta necessario insistere sull’importanza di allattare al seno (se possibile), evitando così che le manipolazioni esterne possano influenzare le scelte alimentari che le madri fanno per assicurare un corretto sviluppo al proprio bambino.

1. World Health Organization. (2022). How the marketing of formula milk influences our decisions on infant feeding.
2. World Health Organization. (1981). International code of marketing of breast-milk substitutes. World Health Organization. World Health Organization. (2003). 
3.Global strategy for infant and young child feeding. World Health Organization.
4. Victora, C. G., Bahl, R., Barros, A. J., França, G. V., Horton, S., Krasevec, J., … & Group, T. L. B. S. (2016). Breastfeeding in the 21st century: epidemiology, mechanisms, and lifelong effect. The lancet, 387(10017), 475-490.