Kellogg presenta la campagna ‘Coltiviamo la Bontà’ e i risultati del sondaggio in partnership con Nutrimi

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KelloggItalia lancia Coltiviamo la bontà, una campagna CSR volta a promuovere un’idea di benessere “olistico” a vantaggio di singoli, pianeta e comunità, e che si pone in continuità con il Manifesto del Benessere, lanciato dall’azienda lo scorso maggio a livello Europeo.
A tal proposito, nell’ambito di questa nuova campagna, Nutrimi ha svolto un’importante indagine per riuscire a ottenere informazioni sulla reale visione che gli italiani hanno in merito ai concetti di wellbeing “olistico”, nutrizione e attività fisica.

Quali dati emergono dall’indagine?

La ricerca, condotta su un campione di 1381 persone tra cui consumatori attenti al benessere e professionisti della salute, ha evidenziato che l’idea di benessere “olistico” per 8 italiani su 10 passa da un’adeguata attività fisica abbinata ad un’alimentazione varia e bilanciata, già a partire dalla prima colazione.
Quest’ultima, è stata considerata dal 70% degli intervistati un’ importante abitudine quotidiana, ma meno del 50% dichiara di riuscire a fare una colazione nutriente e bilanciata ogni giorno. Inoltre, la combinazione di cereali, yogurt e frutta fresca è quella che sembra meglio rappresentare una colazione nutriente ed equilibrata per più del 60% degli intervistati, con frutta e cereali come importanti alimenti in grado di apportare sufficiente fibra al nostro organismo.

A proposito di corretta alimentazione, infatti, la fibra riveste un ruolo importante in quanto componente alimentare fondamentale per il benessere delle persone. Più del 98% degli intervistati ha riconosciuto che la fibra sia importante per la propria salute; tuttavia, meno del 50% dei consumatori ha dichiarato di prestare attenzione all’assunzione di fibre durante la giornata. Inoltre, domandando quale strategia adottare per soddisfare l’introito di fibre a colazione, è stato chiesto ai partecipanti quale alimento fosse la miglior fonte. Durante il primo pasto della giornata, così, quasi il 70% dei consumatori ha considerato i cereali per la prima colazione la migliore soluzione. I cereali fonte di fibre o integrali sono l’ingrediente preferito per la colazione per quasi il 78% delle persone; la percentuale sale a quasi il 90% per i professionisti della nutrizione intervistati.

Parola all’esperto

A commento della ricerca, la dr.ssa Francesca Noli, Biologo nutrizionista, ha affermato:

“Tante persone danno per scontato di conoscere e applicare i principi di benessere olistico e stile di vita sano. Tuttavia, osservando le abitudini dei singoli in merito a corretta alimentazione e attività fisica, emergono quasi sempre delle incoerenze. Ad esempio, in Italia, le fibre sono un vero e proprio problema di salute pubblica: in media, le persone nel loro quotidiano assumono poco più della metà della quantità di fibre raccomandata (25-30g) (1). È necessario iniziare ogni giorno con il piede giusto: una colazione nutriente, bilanciata e gustosa può rendere decisamente più semplice 
garantire il giusto apporto di nutrienti essenziali nell’arco della giornata.”

Coltiviamo la bontà: un simbolo dell’impegno di Kellogg verso la salute pubblica

Diversi studi (2,3) dimostrano come, riducendo semplicemente sale e zucchero negli alimenti confezionati, sia possibile limitare l’insorgenza di complicazioni a carico del sistema cardiovascolare, dislipidemia, problemi di ipertensione, ictus, sovrappeso e obesità, allineandosi così con gli obiettivi di salute pubblica promossi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) (4). Conscia di ciò, Kellogg, negli ultimi anni, ha portato avanti questa missione ottimizzando le sue produzioni. Inoltre, con la campagna CSR Coltiviamo la bontà, Kellogg punta alla sensibilizzazione dei consumatori sull’importanza di uno stile di vita sano che passa attraverso un’alimentazione sana e bilanciata e un’adeguata attività fisica.

In ambito nutrizionale, Kellogg si impegna a fornire ai propri consumatori cibo gustoso, fonte di nutrienti essenziali e dal profilo nutrizionale continuamente migliorato senza fare compromessi sul gusto o sull’inconfondibile esperienza all’assaggio. Entro il 2023, l’azienda ha l’obiettivo di ridurre ulteriormente del 20% il contenuto di sale e del 10% il contenuto di zuccheri nei suoi prodotti rivolti ai bambini e agli adulti, aumentando al contempo il livello di fibre.

A proposito di sale, Kellogg ha già ridotto del 16% il contenuto di sale nel suo iconico brand Special K Original e del 20% nella gamma Special K, per un equivalente pari a 60 tonnellate di sale eliminate dalla dieta dei propri consumatori in Europa.

I cereali Kellogg contengono almeno un nutriente di cui abbiamo bisogno, che si tratti di fibre, proteine o micronutrienti. Il 94% dei cereali Kellogg è infatti “fonte” o “ricco” di fibre.
L’intera gamma Special K contiene frumento 100% integrale ed è ricca di fibre
nelle varianti classico, al cioccolato e ai frutti rossi. Inoltre, in Special K Dark Chocolate la percentuale totale di cacao nei riccioli di cioccolato è aumentata dal 45% al 64%, mentre nella variante ai Frutti Rossi sono stati aggiunti i mirtilli rossi.

Dal 2011, l’azienda ha ridotto il contenuto di zuccheri nei suoi cereali e snack a base di cereali, per un equivalente pari a oltre 2.800 tonnellate di zuccheri rimossi dalla dieta degli italiani, in particolare grazie al rinnovo delle ricette di alcuni brand iconici, come Coco Pops Risetti che ha il 30% di zuccheri in meno rispetto ai cereali per bambini esclusi muesli e cereali croccanti più venduti.

Scarica il report di ricerca completo Nutrimi- Kellogg Benessere olistico: italiani tra colazione bilanciata, stile di vita e buoni propositi qui.

1. Fondazione AIRC per la ricerca sul Cancro, “Le fibre alimentari, amiche della prevenzione”
2. Shangguan, S., Mozaffarian, D., Sy, S., Lee, Y., Liu, J., Wilde, P. E., … & Micha, R. (2021). Health Impact and Cost-Effectiveness of Achieving the National Salt and Sugar Reduction Initiative Voluntary Sugar Reduction Targets in the United States: A Micro-Simulation Study. Circulation.
3. Juraschek, S. P., Miller, E. R., Weaver, C. M., & Appel, L. J. (2017). Effects of Sodium Reduction and the DASH Diet in Relation to Baseline Blood Pressure. Journal of the American College of Cardiology.
4. World Health Organization. (2013). Global action plan for the prevention and control of noncommunicable diseases 2013-2020. World Health Organization.
5. Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (2019). Dossier Scientifico delle Linee Guida per una sana alimentazione (Edizione 2018).