Consulenze nutrizionali online: cos’ha cambiato la pandemia e quale futuro si prospetta?

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In primavera, con l’inizio del periodo di emergenza, gli ordini professionali di dietisti e biologi si sonno mossi per garantire un continuo supporto nutrizionale ai pazienti, incoraggiando e consentendo di svolgere le consulenze anche da remoto, con modalità eccezionali rispetto a quelle normalmente previste.

La pandemia ha effettivamente cambiato le carte in tavola e delineato nuovi scenari e nuove modalità di comunicare la salute online. Anche per via del protrarsi dell’emergenza, nuove prospettive potrebbero aprirsi per chi si occupa di nutrizione.  

Ecco il parere del Presidente dell’Associazione Nazionale Dietisti (ANDID) e della Commissione d’Albo Nazionale Dietisti, il Dr. Marco Tonelli, e del Presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi (ONB), il Sen. Dr. Vincenzo D’Anna.

Intervista al Dr. Marco Tonelli – Presidente dell’Associazione Nazionale Dietisti (ANDID) e della Commissione d’Albo Nazionale Dietisti
“Dall’inizio dell’emergenza – afferma il Dr. Tonelli – la nostra Associazione e gli albi territoriali si sono attivamente spesi per fornire ai dietisti linee guida sui comportamenti da adottare. Oggi la maggior parte dei dietisti svolge la propria attività in presenza mentre alcuni stanno utilizzando la modalità in remoto soprattutto per i controlli, o intervallandoli alle visite in presenza”.

“Date le circostanze – continua il Dr. Tonelli – è stato raccomandato di privilegiare la modalità di lavoro in remoto, anche ai liberi professionisti. A tal proposito, l’Associazione ha pubblicato un documento, dedicato proprio a questa categoria, sulle modalità di gestione della visita”.

Alla domanda se intravede criticità, il Dr. Tonelli risponde che: “Se è pur vero che molti pseudo-professionisti hanno approfittato dell’area grigia causata dalla pandemia per esercitare attività illecite online in ambito nutrizionale, non riteniamo di favorire frodi e abusivismo poiché tali attività devono rispondere a stringenti criteri individuati da Ministero, ordini professionali, regioni, dai Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali aziendali o regionali, oltre che all’osservanza del codice deontologico”.

Parlando invece di potenzialità in termini di promozione della salute, il Presidente dei dietisti ribadisce che: “La modalità del teleconsulto risulta particolarmente utile per pazienti disabili e con difficoltà a spostarsi, per tutti coloro che vivono in ambienti geograficamente disagiati o nelle piccole isole. Inoltre, la tecnologia permette di monitorare in modo molto più efficace alcune tipologie di pazienti, come quelli diabetici, soprattutto di tipo 1, che oggi possono affidarsi alle tecnologie integrate di microinfusori e sensori glicemici per trasmettere tramite app dati che il medico, il dietista o l’infermiere possono valutare a distanza”.

“L’imminente attivazione di master specialistici in ambiti quali la nutrizione clinica, i disturbi alimentari, la ristorazione collettiva, la dietistica pediatrica e il counseling nutrizionale – conclude il Dr. Tonelli parlando del futuro del dietista – consentirà ai cittadini di affidarsi a professionisti ancor più qualificati. Infine, la grande sfida resta quella di implementare la presenza del dietista nelle cure primarie, in collaborazione con i medici di medicina generale, al fine di incentivare la prevenzione primaria e ridurre o ritardare l’insorgenza di numerose patologie. Fondamentale in questo senso implementare percorsi di prevenzione già a partire dalle scuole.”

Intervista al Sen. Dr. Vincenzo D’Anna – Presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi (ONB)
Per quanto riguarda i biologi, l’ONB aveva già sospeso il divieto di “elaborare diete online” durante la cosiddetta prima ondata. Con un nuovo recentissimo decreto presidenziale “alla luce dell’incredibile straordinarietà della situazione legata al grado di diffusione del COVID-19 – afferma il Presidente D’Anna – sono nuovamente sospesi i divieti in tema di svolgimento dell’attività professionale in campo nutrizionale online, con particolare riferimento ai territori interessati dalle misure più gravose, a condizione che il professionista adotti tutte le precauzioni per accertare l’identità del paziente, nonché gli strumenti necessari a guidare il paziente nella rilevazione delle misure, prediligendo a tal fine l’utilizzo di collegamenti video”.

“Tuttavia, in futuro, scomparsi i limiti ed i divieti, occorrerà ritornare alle idonee procedure sanitarie in grado di consentire al professionista di rilevare in presenza tutti i parametri corporei; infatti, le misure devono essere prese con sistemi, strumenti e metodi precisi, e non possono essere delegate al paziente: non è possibile avvalersi di un’auto-dichiarazione su peso e altezza. Lo stesso – afferma il presidente D’Anna – vale per le altre misure antropometriche, le quali necessitano di essere prese in punti ben precisi e da una manualità che garantisca nel tempo la stessa precisione e riproducibilità. Continuare tale pratica – continua il Presidente dell’ONB – significherebbe cancellare la qualità e la capacità del professionista. Resta il fatto che le attività successive, quali la trasmissione della dieta, eventuali chiarimenti o suggerimenti inerenti a un rapporto già consolidato, potranno, con le dovute cautele, essere forniti anche attraverso l’ausilio delle tecnologie informatiche”.

Al di là del tema delle consulenze online, diversi sono i cambiamenti a cui sta lavorando il Presidente D’Anna, uno fra tutti l’esame di Stato, che potrebbe essere differenziato in base all’area di pertinenza – area nutrizionale, socio-sanitaria ed ecologica – modificando anche le prerogative per accedervi.

Interrogato sul futuro della professione, il Presidente D’Anna conclude che “la necessità di consigli nutrizionali sempre più personalizzati fa sì che aumenti l’interesse per la nutrigenetica, ambito di ricerca molto promettente. Inoltre, le opportunità per il biologo nutrizionista sembrano confermarsi anche nello sport, non solo d’élite, e per questo potrebbe avere un ruolo di particolare rilievo, sia a livello dietetico-nutrizionale ma anche educativo, nelle palestre, per esempio”.