In un regime dietetico ipocalorico sembra che, oltre alla restrizione giornaliera delle calorie, anche la scelta di determinati prodotti apparentemente equiparabili tra loro influenzi positivamente il calo ponderale e la composizione del grasso corporeo. È quanto emerge da uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Clinical Nutrition (ESPEN) e condotto presso la Chalmers University of Technology in Svezia.
In questo lavoro di ricerca, infatti, è stato possibile osservare come i partecipanti che avevano consumato prodotti a base di segale integrale (molto ricchi in fibre), avessero perso più grasso corporeo e più peso rispetto a quelli che si alimentavano invece con prodotti a base di grano raffinato.
Nello studio in questione sono state reclutate 242 persone, uomini e donne in sovrappeso di età compresa fra i 30 e i 70 anni. Tutti i partecipanti hanno seguito una dieta ipocalorica, hanno ricevuto consigli nutrizionali da un dietologo esperto sull’alimentazione da seguire e sono stati sottoposti ad un follow-up a inizio studio, a 6 settimane e a fine studio, ovvero dopo 12 settimane.
I partecipanti inoltre sono stati assegnati in maniera casuale a due gruppi (rapporto 1:1): il primo gruppo doveva assumere prodotti a base di segale integrale molto ricchi in fibre e l’altro, pur avendo a fine giornata lo stesso introito calorico, doveva consumare prodotti fatti con grano raffinato.
A fine studio è stato possibile osservare come i partecipanti che avevano consumato i prodotti a base di segale integrale avessero perso in media 1,08 kg di peso e 0,54% di grasso corporeo in più rispetto ai partecipanti che avevano consumato i prodotti fatti con grano raffinato. Considerando poi che tra i parametri di studio veniva richiesto ai partecipanti sottoposti al regime calorico restrittivo se avessero fame, nessuno, a prescindere dal gruppo di assegnazione, ha dichiarato di avere più o meno appetito rispetto agli altri. Questo rimane ancora un aspetto da chiarire, poiché per via del maggior contenuto in fibre dei prodotti di segale integrale, che hanno un potere saziante più elevato, i consumatori avrebbero dovuto avere meno appetito degli altri. Infine, lo studio offre un ulteriore spunto di riflessione, poiché i partecipanti che avevano consumato i prodotti di segale, mostravano livelli ematici più bassi di proteina C-reattiva, un marker di infiammazione. Questo risultato si allinea con i risultati di studi precedenti che mostrano come interventi dietetici basati sull’aumentato apporto di alimenti integrali possano effettivamente ridurre la concentrazione di marker infiammatori mentre il consumo di alimenti raffinati sembra essere responsabile di un aumento del colesterolo LDL.
In conclusione, è possibile affermare che il consumo di cereali integrali ad alto contenuto di fibre rispetto a quello di cereali raffinati partecipi alla riduzione di peso e di grasso corporeo e, per mantenersi normopeso e in salute così come suggerito anche dalle Linee Guida per una sana alimentazione, è consigliato preferire i primi rispetto ai secondi.
1. Iversen, K. N., Carlsson, F., Andersson, A., Michaëlsson, K., Langton, M., Risérus, U., … & Landberg, R. (2021). A hypocaloric diet rich in high fiber rye foods causes greater reduction in body weight and body fat than a diet rich in refined wheat: A parallel randomized controlled trial in adults with overweight and obesity (the RyeWeight study). Clinical Nutrition ESPEN, 45, 155-169.