Bere tè regolarmente può migliorare la funzione cognitiva

Cropped shot of a group of seniors having tea in their retirement home

Gli anziani che bevono tè regolarmente hanno potenzialmente una migliore funzione cognitiva rispetto ai coetanei non consumatori. È quanto ha rivelato uno studio realizzato presso l’Università di Singapore in collaborazione con 2 Università del Regno Unito, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Aging. Dall’analisi dei dati di risonanza magnetica celebrale, sia strutturale che funzionale, in combinazione con i dati relativi alle abitudini alimentari e al consumo di tè attuale e passato su 36 soggetti anziani (età media 70 anni), è emerso infatti che bere il tè possa avere effetti positivi sulla organizzazione del cervello: nello specifico, chi aveva consumato tè verde, tè oolong o tè nero almeno quattro volte a settimana per circa 25 anni aveva regioni del cervello interconnesse in modo più efficiente. Questi risultati suggeriscono un potenziale effetto preventivo del tè nei riguardi del declino cognitivo, da approfondire con ulteriori studi.

 

Li, J., Romero-Garcia, R., Suckling, J., & Feng, L. (2019). Habitual tea drinking modulates brain efficiency: evidence from brain connectivity evaluation. Aging, 11(11), 3876-3890.