L’impatto dello spreco alimentare
Ridurre lo spreco alimentare è un compito cruciale per affrontare le gravi conseguenze che esso comporta, sia dal punto di vista ambientale che economico. Infatti, l’accumulo di cibo non consumato nelle discariche rilascia metano, un potente gas serra, compromettendo l’ambiente. Inoltre, questa pratica comporta la perdita di preziose risorse quali acqua, energia e suolo agricolo.1,2
Dal punto di vista economico, solo nell’Unione Europea, quasi 57 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari vengono generati ogni anno, con un valore di mercato stimato di 130 miliardi di euro. 3 Anche in Italia, la situazione non è migliore. Nel 2022, sono state sprecate oltre 4 milioni di tonnellate di cibo, con un valore di oltre 9 milioni di euro solo nella filiera italiana. I dati di gennaio 2023 riportano che in media, in Italia, ogni persona getta via 524,1 grammi di cibo a settimana, 75 grammi al giorno, principalmente frutta e verdura. 4
Conservazione consapevole per ridurre gli sprechi
Una delle soluzioni per combattere lo spreco alimentare è imparare a conservare correttamente la frutta e la verdura nel frigorifero. La maggior parte degli sprechi di prodotti vegetali, infatti, è dovuta al deterioramento causato dalla dimenticanza degli alimenti negli scomparti del frigo, dall’acquisto eccessivo di prodotti o dall’acquisto di prodotti già troppo maturi a causa di conservazione errata durante il trasporto. 4 È fondamentale adottare strategie quotidiane, come stilare liste della spesa basate su menù settimanali, preferire formati più piccoli, acquistare in modo più frequente i prodotti freschi, e organizzare il frigorifero e la dispensa in modo da preservare le proprietà degli alimenti e ottimizzarne la durata.
Una soluzione dalla natura
Anche l’innovazione tecnologica può svolgere un ruolo cruciale nella lotta contro lo spreco alimentare. Come molto spesso accade, gli studiosi prendono spunto dalla natura per ideare soluzioni tecnologiche in grado di risolvere problematiche comuni e migliorare la nostra vita quotidiana. Un esempio è l’invenzione di un gruppo di esperti americano, dell’azienda Apeel, che ha studiato la composizione della buccia degli ortaggi e creato una soluzione per allungare la vita di frutta e verdura.
La buccia, esattamente come la nostra pelle, protegge il frutto da fattori ambientali come sole e aria. La sua importanza la possiamo verificare affettando qualunque ortaggio che troviamo nella nostra cucina che, una volta aperto, comincerà ad annerirsi e a seccarsi. La cuticola, che è lo strato più superficiale della buccia, consiste in una barriera cerosa che permette sia di trattenere l’umidità all’interno, evitando che il frutto si secchi, sia di tenere fuori l’ossigeno, impedendo così al frutto di maturare, annerire e marcire più rapidamente.
L’azienda ha creato una sostanza che simula la cuticola. Questa miscela è costituita dalle varie componenti naturali di questo strato e, grazie ad appositi macchinari, può essere spruzzata su frutta e verdura sottoforma di extra-rivestimento trasparente, completamente commestibile e sicuro. Questa tecnologia fornisce quindi una doppia protezione, rallentando la maturazione e la decomposizione dei cibi, contribuendo così ad allungarne la vita e ridurre lo spreco. Queste soluzioni, unite agli sforzi di individui, aziende e governi, possono aiutare a combattere il problema dello spreco alimentare, preservando le risorse del pianeta e costruendo un futuro più sostenibile per tutti.
Bibliografia:
1. https://ilgiornaledellambiente.it/sostenibilita-settore-alimentare-contro-spreco-cibo/.
2. Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
3. Eurostat, 2022.
4. Il caso Italia 2023. Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability.